Nel momento in cui un privato o un’azienda contrae un debito nei confronti di un altro soggetto, questo può rivolgersi a un giudice per tutelarsi nei confronti del debitore mediante l’apposizione di un’ipoteca su alcuni suoi beni, di norma immobiliari.
Questo tipo di ipoteca è definita giudiziale, e nei paragrafi che seguono cercheremo di capire in che cosa consiste e come se ne possa chiedere la cancellazione.
Che cos’è un’ipoteca giudiziale?
L’ipoteca giudiziale è un’ingiunzione che il Tribunale di competenza, su richiesta del creditore, applica ai beni immobili per tutelare dal possibile fallimento o dagli insoluti a cui l’azienda o il privato possono andare incontro in futuro.
Nel caso particolare di un mutuo, la banca può chiedere a un giudice di mettere a garanzia della somma erogata al mutuatario uno stabile di proprietà del privato o dell’azienda stessa, in modo tale da cautelarsi circa la mancata estinzione del debito.
Come funziona?
Una volta che il giudice ha accolto la richiesta del creditore, subito parte l’ingiunzione che mette sotto ipoteca giudiziale i beni immobiliari del mutuatario.
Una volta che ciò avviene, lo stato ipotecale viene iscritto nell’apposito registro che è di pubblica consultazione mediante visura; ciò significa essere non visti di buon occhio dai futuri possibili creditori, i quali andranno a fare le verifiche di rito e vedranno l’ipoteca giudiziale pendere sul richiedente un nuovo finanziamento.
Qualora il debitore non procedesse a saldare il debito, l’ipoteca giudiziale consente di espropriare il bene messo a garanzia e di metterlo all’asta secondo le modalità previste per legge, in modo tale da rimborsare in parte con il ricavato tutti i creditori.
Come si elimina l’ipoteca giudiziale?
Per eliminare un’ipoteca giudiziale basta che venga estinto il debito per il quale il bene è stato messo a garanzia.
Detto questo, l’eliminazione dell’ipoteca non cancella in alcun modo il nome del debitore dal registro delle ipoteche: per fare questo infatti bisogna effettuare una richiesta di cancellazione dell’ipoteca giudiziale, nelle maniere che descriveremo di seguito
Come si richiede la cancellazione dell’ipoteca giudiziale?
Per richiedere la cancellazione dell’ipoteca giudiziale bisogna in primo luogo aver saldato il proprio debito coi creditori, oppure aver ricevuto la rinuncia formale da parte del creditore alla restituzione della cifra prestata.
In alternativa si può richiedere la cancellazione di un’ipoteca giudiziale nel caso in cui il bene sia stato venduto in maniera forzata.
Solo in questi 3 casi sopraccitati si potrà presentare domanda in forma scritta presso uno studio notarile, in cui creditore e debitore si troveranno per sottoscrivere una scrittura privata, la quale attesta la rinuncia al credito, la vendita forzata dell’immobile o il definitivo saldo del debito.
In seguito sarà il notaio stesso a inoltrare al Tribunale di competenza la richiesta di cancellazione dell’ipoteca giudiziale assieme alla scrittura privata, e da quel momento si dovrà attendere la sentenza definitiva del giudice, la quale ordinerà la cancellazione del nome del debitore dal registro delle ipoteche.
Essendo una procedura legale, i tempi sono molto lunghi, e le spese notarili e giudiziarie sono a carico del richiedente la cancellazione.