Mutuo a tasso fisso: caratteristiche, benefici e svantaggi
Tra le varie soluzioni di mutuo disponibili oggi, quella a tasso fisso rappresenta un modo sicuro per comprare o ristrutturare casa senza essere soggetti alle fluttuazioni dei mercati finanziari, ma soprattutto per poter pianificare al meglio e in modo dettagliato fin da subito il proprio piano di ammortamento.
Ma quali sono le caratteristiche di un mutuo a tasso fisso? Lo scopriremo nei paragrafi seguenti, elencandone anche i relativi vantaggi e svantaggi.
Che cosa significa mutuo a tasso fisso?
Per mutuo a tasso fisso si intende una forma di finanziamento in cui gli interessi sono stabiliti al momento della stipula del contratto e rimangono invariati per tutta la sua durata. Di conseguenza la rata che andrete a pagare sarà di un importo fisso e ben definito.
Il tasso che viene preso come parametro di riferimento per un mutuo a tasso fisso è l’IRS, acronimo di l’Interest Rate Swap, che a seconda della durata del prestito ha percentuali stabilite: infatti si va da un minimo di un anno a un massimo di 30, con varie soluzioni intermedie.
Oltre a questo indice dovrete poi calcolare lo spread applicato dalla banca per sapere l’importo preciso della rata, di cui abbiamo già avuto occasione di occuparci.
A chi si rivolge principalmente questo tipo di soluzione?
La fissità del tasso è una caratteristica che si sposa bene con clienti dalle determinate caratteristiche, come ad esempio i lavoratori dipendenti, le famiglie con redditi costanti e tutti coloro che vogliono programmare la loro situazione finanziaria in modo preciso, senza costi imprevisti derivati dalle oscillazioni del tasso Euribor, ossia l’indice di riferimento per i mutui a tasso variabile.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi derivati dalla stipula di questo mutuo?
Il principale vantaggio di un mutuo a tasso fisso è costituita dalla serenità che esso conferisce al mutuatario: infatti un importo fisso e a cadenza regolare aiuta ad organizzare le proprie scadenze finanziarie, ma soprattutto a non esporre il proprio reddito mensile alle speculazioni del mercato dei prestiti.
Inoltre, in caso di inflazione molto alta, un mutuo a tasso fisso permette di compensare l’aumento del costo del denaro, senza ritrovarsi a pagare più del dovuto.
Infine, nel caso in cui la vostra situazione reddituale vada a migliorare nel corso degli anni – che in caso di un mutuo a lunga scadenza possono arrivare anche a 30 o a 40 – sarete certi di investire meno quantità di denaro nel finanziamento della vostra nuova casa.
Lo svantaggio che invece ne consegue è che non si possono sfruttare le situazioni di stagnazione del mercato, come ad esempio quella attuale, in cui il costo del denaro è molto basso, e nelle quali i tassi di riferimento raggiungono addirittura quote negative a livello percentuale.
In uno scenario di questo tipo la rata da pagare sarebbe di certo più leggera, ma dato che il piano di ammortamento è stato fissato in precedenza – in una condizione in cui magari il costo del denaro era più alto – non sé possibile beneficiare dei bassi tassi d’interesse.
Per questo alle volte il mutuo a tasso fisso può prevedere la sua rinegoziazione o riconversione a cadenza triennale o quinquennale.