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Cos’è il mutuo chirografario e la differenza con il mutuo ipotecario

Il mutuo chirografario, un termine che forze spaventa un po’ proprio perché non lascia molto spazio all’immaginazione. O si sa cosa significa, o si naviga in alto mare. Il mutuo chirografario è in definitiva quel mutuo che non viene garantito da nessuna ipoteca, ma semplicemente dall’impegno del debitore di saldare il prestito nei tempi e nelle modalità stabilite.

Perciò in parole povere se il mutuo non è ipotecario, significa che è un mutuo chirografario. A prima vista sembra molto difficile ottenerne uno di questo genere e quando si tratta di acquistare un immobile molto costoso effettivamente lo se. Tuttavia molti di noi hanno già avuto modo di sperimentarne uno, perché è conosciuto più semplicemente come prestito personale.

La banca e il richiedente del mutuo decidono di ricorrere al mutuo chirografario quando il debito da stipulare è di un’entità modesta, sia a livello di liquidità vera e propria sia nella durata. L’esempio classico è quello dei mutui da rimborsare entro sei anni, per somme fino ai 30.000 euro.

In un contesto come quello appena descritto un mutuo chirografario è la scelta migliore, mentre un mutuo ipotecario sarebbe una soluzione troppo costosa per il tipo di situazione e per tanto non giustificata. A patto che ovviamente il tasso applicato al mutuo ipotecario non sia talmente basso che viene recuperata la spesa o magari, vi sia anche un guadagno.

Un mutuo chirografico invece viene stipulato di solito quando è impossibile ottenerne uno ipotecario. Un esempio? Pensate a quando ci sono da fare acquisti o ristrutturazioni a livello condominiale. Sarebbe impossibile disporre di un’ipoteca in questo caso. Il massimo importo concesso sarà quello coperto dalle garanzie personali che i condòmini presentano.

Adesso che abbiamo visto e capito il mutuo chirografario, vediamo in breve cos’è il mutuo ipotecario, anche questo spesso poco noto a chi non ha ancora avuto modo di cimentarsi nell’apertura di un muuto. Il muuto ipotecario viene stipulato quando la banca vuole come garanzia per il prestito, l’ipoteca sull’immobile. Viene quasi sempre usato quando c’è bisogno di acquistare un bene immobiliare perché qualora il mutuatario si rivelasse insolvente, la banca potrà avvalersi del diritto di rivalsa, appropriarsi perciò della casa e rivenderla, in modo da estinguere il mutuo.

Questa scelta viene adottata di solito per i prestiti che necessitano di un tempo di rimborso superiore ai 5 anni e deve essere stipulato davanti al notaio.

Un mutuo consistente perciò, che può essere rimborsato in diversi anni, non è di solito del tipo chirografario ma del tipo ipotecario. Sono cose di cui se ne discute sempre con la banca, la quale offrirà la soluzione che offre la giusta garanzia a loro di riavere indietro il proprio denaro.

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